Secondo quanto riportato, l’agevolazione fiscale prevede un credito d’imposta sulle spese sostenute per gli interventi di riqualificazione energetica e ristrutturazione degli ambienti.
Vediamo insieme agli esperti di C.M. Costruzioni cosa prevede il nuovo Bonus elargito dall’Agenzia delle Entrate e quali sono i lavori ammessi nello sgravio fiscale.
Fortemente richiesto dal Ministero del Turismo, il bonus è previsto fino al 2024 e prevede un credito d’imposta pari all’80% sulle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione. Lo scopo è quello di incentivare la riqualificazione antisismica, l’efficientamento energetico e l’eliminazione delle barriere architettoniche.
Il Bonus potrà essere utilizzato a patto che i lavori siano iniziati dopo il 1° febbraio 2020.
Non si parla solo di hotel e alberghi, ma della maggior parte delle strutture ricettive come terme, stabilimenti balneari, parchi a tema, agriturismi, congressi e così via. I responsabili di attività commerciali nel settore del turismo avranno la possibilità di accedere al Bonus per i lavori iniziati dopo l’avvio del decreto, con conclusione prevista entro il 31 dicembre 2024.
Nello specifico il bonus verrà elargito per lavori di ristrutturazione volti a:
Il credito di imposta pari all’80% delle spese sostenute viene riconosciuto per i periodi del 2020, 2021, 2022 e prevede un limite di spesa pari a:
Oltre al credito di imposta è possibile richiedere un contributo a fondo perduto per un massimo di 40.000 euro, a prescindere dalla richiesta del credito.
In alcuni casi specifici è possibile richiedere una cifra aggiuntiva, vediamo quali sono:
La modalità di presentazione della domanda per accedere all’agevolazione non è stata ancora definita chiaramente e sarà necessario attendere ancora un paio di settimane per avere ulteriori informazioni in merito. Per richiedere ulteriori informazioni o scoprire le novità in merito al Bonus Alberghi non esitate a contattarci cliccando qui!