Nel corso degli ultimi anni si è investito molto affinché si provvedesse allo smaltimento dell’eternit e al rifacimento dei tetti lì dove vi è ancora la presenza del materiale tossico. Un lavoro che ha, ovviamente dei costi, ma che a fronte di questi assicura benefici per chi utilizza questi spazi.
Essendo un intervento di bonifica e rimozione di un materiale altamente tossico e inquinante, è necessario rivolgersi a professionisti del settore. Questo perché non è sufficiente svolgere il lavoro a regola d’arte, ma anche gestire i rifiuti tossici correttamente, destinandoli alle apposite discariche.
Lo smaltimento dell’eternit ha un costo al metro quadro che si aggira intorno ai 13-18 euro, mentre il prezzo medio per la ristrutturazione di un tetto varia dai 25 euro al metro quadro in su.
La ristrutturazione di un tetto invece, è un lavoro molto più complicato che può prevedere differenti soluzioni. Il costo naturalmente cambia a seconda delle esigenze estetiche e strutturali.
Quando parliamo di eternit e amianto bisogna fare chiarezza; l’eternit è il marchio di uno dei principali materiali utilizzati negli scorsi decenni a livello edile e non un materiale vero e proprio. Le lastre di eternit utilizzate nell’edilizia sono realizzate con fibre sottilissime e quindi facilmente danneggiabili la cui tossicità può essere inalata se dispersa nell’aria.
Al giorno d’oggi l’utilizzo di eternit come materiale per le nuove costruzioni è naturalmente vietato, ma non tutte le costruzioni in eternit vanno bonificate. Tutto dipende dalle condizioni della copertura, quini delle lastre di eternit. Se queste sono integrate non c’è pericolo per la salute e non è necessario rimuoverle, altrimenti vi è l’obbligo di smaltimento dell’eternit con conseguente sostituzione con materiali adeguati e sicuri.
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